Parquet prefinito: guida completa, tipi, costi e foto

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Il parquet può rappresentare un’ottima scelta per la pavimentazione della propria abitazione. Caldo e accogliente, si adatta perfettamente a tutti gli stili e contribuisce a impreziosire la casa e a renderla più confortevole. Come ben sappiamo, alla base, possiamo scegliere tra due tipologie di parquet differente: quello in legno massello, costituito interamente da legno nobile, che necessita di trattamenti dopo la posa e quello prefinito, composto solitamente da più strati (2 o 3) di cui solo la superficie di legno nobile e il resto formato da alti mix di legni o da un multistrato.

In questo articolo concentreremo la nostra attenzione sul prefinito, la soluzione più economica delle due, e cercheremo di creare una guida completa ricca di informazioni e di tutto ciò che bisogna sapere su questo tipo di parquet. In questo modo, quando andremo a comprare il nostro prefinito, saremo già degli esperti e tutte le procedure avverranno in maniera molto più semplice.

Parquet prefinito: tutto quello che c’è da sapere

Cominciamo dai fondamentali. Cos’è di preciso il parquet prefinito? E’ una tipologia di parquet che ha la particolarità di essere subito calpestabile dopo la sua applicazione. Questo avviene perchè, al contrario del parquet in legno massello tradizionale, non richiede nessun trattamento di lamatura o di verniciatura perchè tutto è già stato eseguito in fase di produzione.

Questo è il primo grande vantaggio del prefinito: immediatamente dopo la posa lo possiamo utilizzare, senza spendere ulteriore tempo in altre procedure. Questa sua caratteristica ci facilita anche sotto un altro punto di vista. Possiamo posare il parquet senza l’aiuto di un esperto perchè la messa in opera risulta molto più semplice e immediata. Anche se non siamo esperti ma possediamo una buona manualità, possiamo fare un ottimo lavoro risparmiando sulle spese di manodopera.

Il parquet prefinito è diverso anche per quanto riguarda il legno. Come abbiamo detto all’inizio, nell’introduzione di questa guida, di solito non è formato interamente da legno nobile come accade per il massello. Ogni listone, in pratica, è composto da più strati di legno, suddivisi in:

  • Supporto: collocato sul fondo è costituito da legno povero, solitamente con derivati del legno
  • Stato nobile da calpestio, quello che, appunto, verrà calpestato perchè rimane più in superficie
Legno a più strati
Legno massello

Non essendo costituito interamente di legno nobile è meno pregiato e, di conseguenza, più economico. Il non essere pregiato, comunque, non influisce in maniera negativa sulle prestazioni del nostro parquet.

Tuttavia esiste anche la variante in legno massello prefinito. Praticamente abbiamo i listoni realizzati interamente in legno nobile già trattati durante la produzione, che possono essere posati e calpestati. Questa variante, tuttavia, non è tra le più richieste. Quando si fa riferimento al prefinito, di solito, si tratta di quello composto da due o tre strati, di cui solo quello superficiale di legno nobile.

Da precisare, per dovere di cronaca, i trattamenti che il legno subisce prima di essere venduto. Tutti i parquet prefiniti sono di norma verniciati con lacca opaca e la lacca in questione viene indurita tramite raggi UV, il tutto per rendere ogni singolo listone resistente all’usura, oltre che antigraffio (nei limiti del possibile) e adatto per essere calpestato molto frequentemente.

Le tavole (chiamate comunemente listoni)

Le tavole, chiamate listoni, possono essere di misure e spessori variabili. Normalmente sono compresi tra i 7 e i 14 millimetri di spessore, di cui di solito 4 di strato nobile. I listoni possono essere lunghi dai 180 ai 220 cm con una larghezza di 18-20 centimetri. Se desideriamo qualcosa di più piccolo, magari perchè l’ambiente in questione lo richiede, possiamo optare per i listoncini anch’essi di dimensioni variabili ma minori. In alternativa, se al contrario desideriamo qualcosa di ancora più grande, possiamo scegliere travi che arrivano fino ai 4 metri di lunghezza.

Una precisazione: se i listoni che scegliamo hanno il legno nobile di uno spessore inferiore ai 2,5 mm non possiamo considerarlo un parquet vero e proprio (motivo per cui, ad esempio, il laminato che è costituito da fibre di legno ed è quindi a maggioranza legno, non viene definito un vero parquet). Eh, le leggi del parquet non si discutono!

Le essenze del parquet prefinito e i prezzi

Naturalmente sono le stesse del parquet tradizionale, con l’unica differenza che sarà solo lo strato nobile a essere dell’essenza prescelta (il resto dipenderà dal produttore, che sarà comunque tenuto a informaci della composizione interna dei listoni). Il nostro piccolo strato superficiale nobile fornirà a tutto il parquet un colore specifico e anche le sue caratteristiche.

Per quanto riguarda il prezzo esso è variabile perchè alcune essenze sono più pregiate di altre e hanno caratteristiche migliori. Molto dipende anche dalla scelta, fattore da cui dipendono la presenza o meno di noduli del legno e “imperfezioni”. Meno ce ne saranno più il prezzo del nostro parquet prefinito salirà.

Tra le essenze molto pregiate troviamo: ciliegio, castagno, doussiè, faggio, iroko, larice, rovere, teak e wengè (solo per citare le principali e quelle più vendute in Italia). Queste sono anche le più costose e resistenti. Tutti i legni meno pregiati, anche se costano meno, hanno la pecca di richiedere maggiori trattamenti perchè si deteriorano più facilmente e velocemente.

Vediamo i prezzi di qualche essenza, tanto per avere un’idea, considerando il listone ed escludendo l’IVA:

  • Rovere: 30-45 euro/mq
  • Doussiè: 45-50 euro/mq
  • Iroko: 40-45 euro/mq

La messa in posa del parquet prefinito

Ora che sappiamo cos’è, come è costituito e quali essenze possiamo trovare, passiamo a come si applica sul pavimento. Le pose utilizzate con il prefinito sono normalmente due: posa incollata e posa flottante.

La posa incollata, sostanzialmente, consiste nell’incollare al suolo i listoni tramite un prodotto apposito.Richiede una maggiore concentrazione e si svolge in più procedimenti. Come prima cosa bisogna preparare adeguatamente il fondo che deve essere ben livellato e totalmente asciutto. Poi si può procedere con la stesura della colla tramite una spatola, mescolando a semicerchio. Poi si procede appoggiando i listoni sulla colla. Questa posa richiede l’intervento di un esperto perchè ci sono molti fattori da tenere in considerazione e, nel concreto, non è così semplice come è stata descritta.

Posa incollata

La posa flottante, invece, è molto più semplice e immediata, adatta anche a inesperti amanti del fai da te. In poche parole il parquet non viene incollato in nessun modo ma solo appoggiato sul suolo. Questa posa, proprio per questa sua caratteristica, è chiamata anche “galleggiante”, non richiede l’uso di particolari prodotti ed è totalmente ecocompatibile.

Posa flottante

Il parquet a posa flottante può essere di due tipi:

  • In appoggio al pavimento esistente, utilizzato per preservare il pavimento che c’è sotto
  • Sopraelevata, che non poggia direttamente sul pavimento esistente ma su una struttura metallica creata apposta. Questa particolare posa si trova soprattutto negli ambienti commerciali
Posa flottante sopraelevata

Il lato positivo della posa flottante, oltre alla sua semplicità di applicazione, è che il parquet può essere smontato e rimontato intatto da un’altra parte. Una soluzione ideale soprattutto se si abita in una casa in affitto e c’è la possibilità di dover traslocare. In questo modo non bisogna rinunciare al proprio bel parquet ma lo si può portare nella casa nuova.

Per poter attuare questa messa in posa, però, il nostro parquet deve possedere una controbilanciatura. In pratica, è uno strato di legno posto al di sotto del supporto. La controbilanciatura può essere in abete o in betulla oppure della stessa essenza scelta per lo strato di legno nobile. In quest’ultimo caso il parquet risulta molto più stabile.

Quindi, riassumendo abbiamo:

  • Il parquet prefinito a due strati, che non possiede la controbilanciatura e per tanto deve obbligatoriamente essere incollato.
  • Il parquet prefinito a tre strati, di cui il terzo è la controbilanciatura, che permette al parquet di essere posato in maniera flottante. Se non c’è la controbilanciatura il parquet deve essere incollato al suolo altrimenti si spezza.
Immagine tratta da bgsarredamenti.com

Le geometrie di posa

Sono le stesse che possiamo utilizzare per il parquet tradizionale. Possiamo scegliere la spina di pesce, la spina ungherese, la posa a correre o il cassero regolare. Non ci sono variazioni, basta scegliere in base ai propri gusti e affidarsi a un esperto nel caso in cui sia una geometria troppo complicata da realizzare da soli.

Pulizia e manutenzione

Per quanto riguarda la manutenzione del parquet prefinito non ci dobbiamo preoccupare particolarmente perché non necessita di particolari cure. Basta pulirlo quotidianamente con un panno leggermente umido e un detergente neutro. Assolutamente da evitare la lavata “a sguazzo” perché l’acqua si impregna nel parquet e lo deteriora.

Lamatura del parquet

Il parquet prefinito, in linea di massima, si conserva per 15 anni se pulito adeguatamente. Una volta rovinato, se necessario, possiamo lamarlo (solo se ha uno spessore elevato di 14-15 centimetri) per un massimo di 4 volte. Questa procedura farà sì che il parquet torni a essere esattamente come nuovo, senza graffi e senza segni.

I problemi del parquet prefinito

L’unico problema che il parquet prefinito presenta, e che in realtà è tipico anche di quello tradizionale, è l’ossidazione. In pratica, appena il parquet viene posato, qualunque sia il trattamento eseguito, il suo colore tende a cambiare e a diventare più scuro. Questo accade soprattutto se il parquet viene esposto direttamente ai raggi solari, fattore che ne aumenta l’ossidazione.

Questo processo, inizialmente molto veloce e visibile, con il tempo rallenta e diventa più stabile. Alcune essenze sono più soggette all’ossidazione, altre meno. In linea generale, comunque, non dobbiamo preoccuparci perché è assolutamente normale che il colore cambi, dobbiamo ricordarci che il legno è pur sempre un materiale vivo e in costante mutamento.

I vantaggi del parquet prefinito

Per fare un riassunto dei vantaggi possiamo dire che il parquet prefinito è:

  • Mediamente meno costoso di quello tradizionale perché non è realizzato interamente in legno nobile
  • Più facile da applicare se è un tre strati perché possiamo utilizzare la posa flottante e decidere di smontarlo e rimontarlo da un’altra parte
  • Di eguale bellezza rispetto al tradizionale perché lo strato di legno nobile esposto lo rende visivamente identico
  • Facile da pulire e con poca manutenzione nel corso degli anni
  • Con ampia scelta di varietà, colori, sfumature e grana del parquet tradizionale
Insomma, abbiamo praticamente gli stessi vantaggi che possiamo ottenere con il parquet tradizionale, ammortizzando notevolmente i costi sia nell’immediato che sul lungo raggio.

Immagini

Ora per concludere, qualche immagine per avere un’idea di come risulta essere il parquet prefinito una volta installato. Vedremo diverse tonalità di colore, varie essenze e diversi stili di arredamento. In questo modo, se decidiamo di rinnovare totalmente casa nostra, a partire dal pavimento per finire con i mobili, possiamo tranquillamente trarre ispirazione da chi lo ha fatto prima di noi.

Questo è un parquet prefinito il legno di quercia, pesante e molto durevole. Tra le diverse essenze esistenti è una delle migliori ed è anche molto pregiata.

Quest’altro è un parquet prefinito in legno di bamboo, anche se dobbiamo precisare che è un parquet un po’ particolare dato che il bamboo è una pianta e non un albero. Negli ultimi anni sta diventando sempre più famoso e utilizzato, soprattutto per le sue caratteristiche. Oltre a essere abbastanza economico è anche molto resistente, soprattutto all’acqua e all’umidità, elementi in cui le piante crescono. Questo modello è il bamboo classico ma ne esistono molti altri, come quello pressato, molto particolare dal punto di vista estetico.

Osservando il bamboo pressato, con un pochino di attenzione, si possono intravedere le canne che creano un particolare effetto visivo. Dal punto di vista estetico è un tipo di parquet molto piacevole e fuori dal comune.

Per tornare ai modelli più classici, questo è un parquet prefinito in rovere, l’essenza più venduta in Italia. Molto amato per la sua resistenza è il modello più scelto in assoluto. E’ un’essenza pregiata, dal prezzo medio, adatta per qualsiasi ambiente.

Per finire un parquet prefinito in doussiè, un’essenza originaria dell’Africa molto stabile e dura, che difficilmente si deforma con gli sbalzi di temperatura e umidità. Un’ottima scelta piuttosto pregiata con l’unico difetto che l’ossidazione (di cui abbiamo parlato prima) si verifica al punto da far sparire le venature e renderle uniformi.