Parquet in bamboo: guida, prezzi, fotografie, caratteristiche

38
views

Non solo alberi, ma anche piante. Il parquet in bamboo (definizione leggermente impropria per via della natura stessa di questo legno) si sta affermando sempre di più come alternativa al legno forestale. Ecologico e poco costoso, consente di creare una bella pavimentazione in legno coniugando l’amore per l’estetica a quello per la salvaguardia dell’ambiente. Andando avanti nella lettura dell’articolo scopriremo l’origine e le particolarità della pianta, quali sono le caratteristiche principali del parquet in bamboo e tutto quello che c’è da sapere prima di decidere di utilizzarlo per rivestire il proprio pavimento (compreso il prezzo e qualche foto, giusto per avere un’idea corretta del risultato finale una volta posato).

La pianta di bamboo, aspetto e origine

Conosciuto prevalentemente come sostentamento alimentare dei panda, il bamboo è impiegato per innumerevoli scopi. Ma procediamo con ordine; la pianta di bamboo fa parte della tribù delle piante perenni e alla famiglia delle Poaceae, e ancora alla sottofamiglia delle Bambusoideae. Il suo nome, in botanica, è Bambuseae. Il suo aspetto è molto particolare e può raggiungere una vasta gamma di dimensioni, dai pochi centimetri di altezza fino ai 40 metri in verticale per 30 centimetri di diametro. Anche le radici possono crescere in maniera diversa in base al tipo specifico di pianta. Alcune si estendo in larghezza e in profondità per molti metri, altre invece sono piuttosto contenute. La crescita della pianta di bamboo avviene in maniera disarmante, tanto da essere considerata invasiva perchè si propaga a grande velocità se non viene curata in maniera adeguata.

Questa pianta, dalla crescita spontanea, è presente in tutti i continenti eccetto l’Europa. La possiamo trovare prevalentemente in Asia, luogo nel quale crescono più specie, in America meridionale, di cui il miglior esempio è il Cile, in alcune zone dell’Africa sub-sahariana e in Oceania. Anche le altitudini possono essere variabili e alcune piante crescono addirittura a 3000 metri di altezza, sull’Himalaya.

Usi e parquet in bamboo

Utilizzato fin dall’antichità, viene definito come “acciaio vegetale” per via delle sue ottime caratteristiche fisiche e meccaniche. Soprattutto in Cina, veniva impiegato in molti modi, in particolare per costruire corde per tirare in secca le navi o per realizzare tubature per irrigare i campi di riso. Ma non solo; lo si poteva trovare impiegato per creare fogli di carta, telai, farmaci, strumenti musicali e addirittura intere abitazioni, in concomitanza con il calcestruzzo e il cemento. Alcuni ponti, sempre in Asia, sono realizzati con una struttura interamente in bamboo. I suoi impieghi, quindi, sono pressoché infiniti e in numerosissimi ambiti molto diversi tra di loro.

Il parquet in bamboo, invece, fa la sua comparsa in tempi piuttosto recenti, nonostante la sua presenza fin dall’antichità nell’edilizia (principalmente come trave o struttura degli edifici e delle costruzioni). Oggi si presenta come una valida alternativa al parquet tradizionale in legno forestale, per via delle stesse caratteristiche che lo hanno reso molto noto in precedenza. Utilizzato da molti interior design di fama mondiale, sta vivendo un rapido successo, tanto da essere tra le prime scelte quando si valuta quale essenza legnosa utilizzare per la realizzazione di interni ed esterni.

La caratteristiche del parquet in bamboo

Ora che conosciamo le particolarità della pianta e i suoi usi, possiamo passare alle caratteristiche che possiede quando viene impiegato per la costruzione di pavimenti. Come abbiamo detto, il bamboo è un ottimo materiale e la varietà di pianta utilizzata per questo scopo, tra le molte che esistono, è la Phylollostachys pubescens.

Caratteristiche principali:

  • Resistenza e robustezza, rispetto ad altri legni è molto più duro e difficilmente si ammacca
  • Stabilità, non tende a deformarsi facilmente ed è meno soggetto a modifiche di grandezza nel corso del tempo
  • Resistenza all’umidità, da collegare alla grande stabilità che possiede.
  • Resistenza all’acqua, anche se viene bagnato si danneggia molto meno rispetto alle altre essenze.
  • Resistenza al fuoco, la combustione si innesca con tempi notevolmente maggiori e a contatto con piccole fonti di calore (ad esempio una sigaretta) non si macchia.

La struttura, le tipologie e la posa

Come accade per tutte le altre essenze, anche il bamboo si presenta in differenti formati. Nel momento dell’acquisto possiamo scegliere tra il bamboo in legno massello, realizzato con bamboo di prima scelta e con uno spessore di almeno 14 millimetri, il bamboo prefinito a due strati, realizzato con uno strato superficiale di bamboo di prima scelta e un ulteriore strato realizzato con differenti specie della stessa pianta meno pregiate, e per ultimo il bamboo multistrato, dotato di un supporto maggiore di specie meno pregiate e sempre di uno strato superficiale pregiato. Quest’ultimo, rispetto ai precedenti, è ancora più resistente anche se di minor pregio.

In base alla lavorazione, inoltre, può essere suddiviso in altri tre differenti tipi:

  1. Orizzontale: le asticelle incollate per ottenere il pavimento sono orizzontali rispetto al piano di appoggio e i nodi sono in evidenza.
  2. Verticale: le asticelle, al contrario del primo caso, sono posate in maniera verticale rispetto al piano d’appoggio e i nodi sono meno visibili
  3. Pressato: le aste di cui è composto il pavimento non sono incollate tra loro, come nei due casi precedenti, ma sono pressate insieme.

Per quanto riguarda la posa, anche in questo caso, si può procedere come con qualsiasi altro tipo di parquet utilizzando quella incollata, flottante o su massetto.

Lati positivi, negativi e prezzo

Un parquet in bamboo comporta numerosi vantaggi. Primo fra tutti l’aspetto ecologico: questa pianta, infatti, cresce a una velocità impossibile da raggiungere per qualsiasi tipo di albero o arbusto. In circa 5 anni è già matura e adulta. Inoltre è naturale, e nella sua lavorazione non vengono impiegati particolari agenti chimici aggressivi. Un altro fattore di estrema importanza è l’elevata durata nel tempo in concomitanza con la facilità di pulizia, basta passare la scopa e utilizzare un prodotto neutro per pulire e il gioco è fatto. Da non sottovalutare, inoltre, il prezzo nettamente inferiore rispetto ad altre essenze che si aggira intorno ai 25-30 euro per listone.

Tra i lati negativi, invece, c’è in primo luogo una scarsa resistenza ai graffi e la possibilità di non ottenere materiali molto pregiati.  Alcune aziende, infatti, spacciano i propri prodotti per affidabili quando, in realtà, sono troppo morbidi (quindi poco resistenti), ricchi di sostanze chimiche dannose e frutto di un disboscamento selvaggio. Una cosa estremamente importante prima di compiere l’acquisto, quindi, è controllare che siano presenti i certificati di qualità.