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Rappresenta senza dubbio una delle pavimentazioni più apprezzate, grazie alla sensazione di calore e di eleganza che dona all’ambiente in cui è collocato.
Raffinato e di pregio, il parquet possiede infatti quel “quid plus” che fa la differenza, divenendo di fatto l’assoluto protagonista, il “pezzo forte” dell’ambiente stesso. Quello a cui tutto “ruota” attorno.
Importante è però orientarsi verso il “giusto” colore del parquet, quello che ben si abbini con l’arredamento, ma anche con le pareti e i serramenti, creando spazi unici e di effetto, espressione della personalità di chi vive quegli spazi. Perché si possa beneficiare di un contesto armonioso e ben equilibrato nei suoi elementi.
E ciò spiega il motivo per il quale la scelta al riguardo debba essere attenta e mai superficiale, perché il colore selezionato andrà a dare un certo tipo di “impronta” alla propria abitazione, “definendola” e caratterizzandola. Per una scelta che dovrà dunque essere durevole, oltre le tendenze del momento.
Scopriamo allora quali sono i parametri da considerare per non “sbagliare”, tenendo ovviamente in conto – come è giusto che sia – pure i gusti e desideri individuali.
I colori del parquet
Al momento dell’acquisto o della ristrutturazione della casa, come pure nella scelta d’arredo di un singolo ambiente della stessa, il colore del parquet verso cui orientarsi rappresenta una scelta non semplice. Alla luce delle tante possibilità in merito offerte dal mercato, in primis, ma anche delle personali esigenze, ovviamente diverse in base alla specifica situazione.
Sarà da valutare l’abbinamento con mobili, pareti e serramenti – come or ora anticipato e come vedremo nel dettaglio di qui a breve – nonché un pensiero andrà rivolto al risultato finale verso cui si tende, “fatto” di spazio a propria disposizione ed illuminazione presente.
Numerose, allora, sono le variabili in gioco, che andranno, inevitabilmente, a “condizionare” lo stile che si darà alla propria abitazione. E delle quali si dovrà tener conto. Imprescindibile è, tuttavia, un “assunto”, un “dato di fatto”.
Quello, cioè, che vede “determinato” il colore del parquet dall’essenza scelta per il pavimento in legno, dalla luce e dall’ossidazione del materiale.
I legni adoperati per la realizzazione del parquet si suddividono in 4 categorie:
- legni chiari, come l’acero o il rovere, variabili dal giallo al rosato;
- legni rossi, come il merbau o il doussiè, che vanno dal dorato, al rossiccio, al bruno;
- legni scuri, come il wengé ad esempio, le cui tonalità sono comprese tra il marrone dorato ed i grigi e neri;
- legni bruni, le cui gradazioni vanno dal tabacco del teak all’olivastro dell’afrormosia, sino alla colorazione mutevole dell’iroko, dovuta all’esposizione alla luce ed al trascorrere del tempo.
Come scegliere quello giusto?
Indipendentemente dalle personali preferenze per una determinata tipologia di legno, è necessario badare ad alcune “regole” in fatto di scelta della colorazione del proprio parquet. Perché si realizzi quell’armonia di insieme a cui abbiamo fatto riferimento ad inizio trattazione.
È preferibile allora, per cominciare, che il colore del pavimento sia in contrasto con quello delle pareti, per scongiurare il rischio di un effetto eccessivamente “pesante” all’interno dell’ambiente: con pareti chiare, ad esempio, un parquet dalle tonalità scure si configura ideale, per realizzare un piacevole contrasto.
Esistono tuttavia eccezioni a questa che si profila come regola generale, ad esempio non è raro trovare pareti e pavimenti scuri nella camera da letto, area della casa destinata al riposo ed al relax.
Anche il colore dei serramenti è importante ai fini della migliore scelta del colore del parquet. In presenza di porte ed infissi bianchi, nessun problema si profilerà in relazione a detta scelta, che potrà spaziare verso le più svariate tonalità; se invece i serramenti saranno nei toni del legno, bisognerà optare per un colore che “riprenda” uno di questi toni, oppure per un colore in netto contrasto con essi.
Analoga regola della “contrapposizione” è da applicarsi ai mobili. Se questi ultimi sono scuri, la migliore scelta si rivelerà quella di un parquet chiaro, che non solo farà maggiormente risaltare i mobili stessi, ma illuminerà anche l’ambiente. Se invece l’arredamento è chiaro, qualunque colore di parquet sarà elegante e naturale, e si potrà optare per quello che più risponde al gusto e stile personale.
In particolare: le dimensioni degli ambienti e la luminosità
Nella scelta del “migliore” colore del parquet una nota – importante – va alla dimensione degli ambienti e alla luminosità, fattori che “giocano” anch’essi un ruolo di tutto rispetto in questa specifica circostanza.
Se gli ambienti non sono particolarmente grandi, infatti, indirizzarsi verso un pavimento in legno scuro renderebbe gli ambienti stessi ancor meno “ariosi”. Ecco perché la soluzione ottimale è quella di orientarsi verso uno in legno chiaro, che con la sua capacità di riflettere la luce naturale del sole, diffondendola tutt’intorno, conferirà maggiore “spazio” e luminosità alla stanza.
I colori scuri si rivelano invece indicati per quegli ambienti più ampi, ai quali attribuiscono maggiore solennità e dunque eleganza. Non va poi trascurato il fatto che essi “visivamente” tendono a ridurre gli spazi, un’ulteriore motivo per non “introdurli” in ambienti già piccoli di per sé stessi.
Completiamo l’argomento sottolineando come sia i parquet chiari che quelli scuri siano di grande “flessibilità” e versatilità, potendo adattarsi a diversi stili di arredamento, dal moderno, al country, al contemporaneo, per fare qualche esempio. Laddove invece i pavimenti in legno rosso si rivelano adatti a contesti di maggiore ricercatezza.
Qualche consiglio
Qualunque sia il colore che si sceglierà per il proprio parquet, il risultato finale sarà sempre unico, perché unica è questa tipologia di pavimento e l’atmosfera che essa è in grado di diffondere in tutto lo spazio circostante.
Una bellezza, quella del parquet, che si andrà a “completare” con la geometria di posa, le finiture e i trattamenti di incisione.
Ed in particolare per quel che concerne lo schema di posa, può essere importante mettere in evidenza come anch’esso possa contribuire a migliorare la percezione che si ha di tutto l’ambiente.
In una stanza ampia, ad esempio, è consigliabile optare per plance di grandi dimensioni, così da uniformare il pavimento e “mostrare” tutte le venature del legno. Mentre in un ambiente non spazioso i listoni di piccole dimensioni si riveleranno la scelta più indicata, perché creeranno un gradevole dinamismo visivo.
“Piccoli, grandi” accorgimenti, questi, che daranno ancora più “enfasi”, ancor più risalto, ad una pavimentazione già così bella.