Parquet antico: guida, tipi, esempi, foto, prezzi

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Dona emozioni e calore alla propria casa, oltre che eleganza, fungendo pure da ottimo isolante acustico e termico, un aspetto che certamente non passa in secondo piano.

Parliamo del parquet, probabilmente uno dei pavimenti maggiormente “caldi” ed “accoglienti” da poter scegliere per l’ambiente in cui si vive, perché caldo e accogliente è il legno, il suo componente fondamentale.

Ed uno dei pavimenti per tal motivo maggiormente apprezzati, in virtù anche dell’estrema versatilità di utilizzo: dalle case di campagna, alle abitazioni private, alle ville prestigiose ed agli hotel di lusso, il parquet si dimostra infatti adattabile ai più svariati contesti, risultando altresì utilizzabile nei grandi uffici. Contesti, tutti, ai quali conferisce ricercatezza e comfort, non disgiunti da vantaggi di ordine prettamente “funzionale”.

Il parquet rappresenta inoltre una scelta ecologica, perché differentemente da altri materiali, il legno è totalmente naturale. È inoltre una pavimentazione molto resistente al trascorrere degli anni, nonché agevole da pulire.

Scopriamo allora qualcosa in più di quello che è un vero e proprio classico senza tempo, concentrando nello specifico l’attenzione sul parquet antico, un legno che cioè ha avuto in precedenza una vita, “sotto la forma” di una trave ad esempio, o di un pilastro.

Le tipologie disponibili

Scegliere il parquet per la propria abitazione significa avvalersi di una pavimentazione unica ed inconfondibile nel suo genere. Ma come “muoversi” al riguardo? Come compiere la “migliore” scelta?

Vanno considerati, al riguardo, determinati fattori, quali, innanzitutto, il tipo di ambiente in cui il parquet stesso va collocato, e l’arredamento con il quale va a “sposarsi”. Il che spiega la necessità di una scelta ponderata ed attenta, che deve conoscere le caratteristiche dei prodotti messi a disposizione dal commercio: sono infatti molte le tipologie di parquet offerte dal mercato, distinte tra loro per composizione, posa, finitura, trattamento, e resa finale.

Quello tradizionale è il parquet in legno massello, realizzato con assi di legno piene – di spessore variabile dai 10 ai 22 mm – e caratterizzato dall’elevata stabilità conferita alla pavimentazione. Sebbene la posa sia più lunga ed i costi si rivelino maggiori.

Il parquet prefinito, invece, è formato da più strati, di cui solo la parte superiore è “data” da legno nobile, mentre per lo strato inferiore è scelto un legno più economico ma con caratteristiche tecniche migliori. Di maggiore convenienza sia per la posa, più rapida, che per l’impegno economico, inferiore.

Un “finto” parquet è poi quello laminato, composto da fibre di legno rivestite di carta stampata simulante l’aspetto di un vero e proprio legno. Assai robusto, si adopera in quelle zone ad elevato traffico pedonale, come uffici, negozi, o centri commerciali.

Diffusosi in tempi recenti negli ambienti di lavoro come in quelli residenziali è infine il parquet industriale, che longevo e gradevole esteticamente, risulta molto economico, perché realizzato con gli scarti del legno di altre lavorazioni.

In particolare, il parquet antico

È una storia tutta da raccontare, fatta di ricordi e di emozioni, quella offerta dal parquet antico, un parquet ottenuto da legni di recupero, provenienti dai contesti più diversi, come fienili e magazzini, o baite di montagna. Non bisogna vederli però – attenzione – come legni vecchi, bensì come legni di valore, con un’anima da scoprire e da portare a nuova vita.

Il legno scelto è recuperato e ripulito da chiodi o altri elementi di fissaggio, ruggine e sporco. E trattato termicamente ed essiccato, per eliminare ogni contaminante. Viene poi tagliato e diviso in lamine dello spessore di 4-5 mm, le quali sono adoperate per realizzare parquet prefiniti, il cui primo strato è rappresentato da legno antico. Segue poi uno specifico trattamento con oli, vernici a base d’acqua o cere, quali forme di “rivitalizzazione” e protezione.

Due i “sottogruppi” caratterizzanti il parquet antico: la “prima patina” e la “sotto patina”.

Nella “prima patina”, lo strato nobile di questa tipologia di parquet si ricava esclusivamente dalla parte esterna del legno di recupero, e la superficie non è lavorata ma solo ripulita per non “alterare” lo strato originale.

Nella “sotto patina”, invece, lo strato nobile del parquet antico si ottiene dalla parte centrale del legno di recupero. “Presentando” dunque, per ciò stesso, i segni dati dal trascorrere del tempo, ma non il colore “tipico” della prima patina, non essendoci stata esposizione diretta agli agenti atmosferici.

Le diverse essenze e i diversi stili

Vero e proprio emblema di un mondo maggiormente sostenibile, il parquet antico costituisce un prodotto di indubbio pregio, nonché “speciale”, perché non è affatto semplice reperire legno antico che versi in condizioni ottimali.

Rovere, Larice ed Abete rappresentano i parquet antichi più comuni, laddove Acacia, Noce ed Olmo si configurano come quelli più rari.

Il parquet antico si presta ad essere utilizzato in svariati contesti abitativi, accompagnandosi a differenti stili di arredamento, così da risultare di grande versatilità.

Si pensi, ad esempio, allo stile country – che vede il legno sempre in primo piano – in cui il parquet antico conferisce calore ed intimità alla casa, rendendola accogliente. O allo stile industrial, ove un arredamento “fatto” di materiali non lavorati si sposa squisitamente a materiali di maggiore “calore”, come il legno appunto. Ed in questo caso il parquet antico si profila come una scelta ottimale soprattutto se le tavole presentano quell’aspetto “vissuto”, che non nasconde i segni del tempo.

E che dire dello stile nordico? Le sue linee pulite ed “ariose” ben si combinano con la tipologia di parquet in oggetto, che fa la differenza, rendendo “di carattere” ambienti che diversamente potrebbero apparire un po’ “sottotono” e “spenti”.

Quali sono i costi?

Quali sono i prezzi del parquet? Che tipo di spesa si deve mettere in preventivo? Una risposta sola ed univoca non può essere fornita, perché diversi sono i fattori che vanno a “comporre” lo specifico costo, in relazione alla singola situazione: il legno del quale ci si avvale, la tipologia di pavimentazione – tradizionale o prefinito ad esempio – nonché la posa, che muta a seconda del legno adoperato.

Per fare qualche esempio, i costi del parquet tradizionale sono generalmente compresi tra i 25 e i 60 Euro al mq, laddove invece quelli del parquet prefinito, più economico, vanno dai 30 a i 60 Euro circa al mq.

Nel caso in questione, quello del parquet antico, le cifre sono certamente più alte, trattandosi – come poc’anzi sottolineato – di un parquet “di nicchia”, di difficile reperibilità e per ciò stesso di maggiore costo.

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Creativa e fantasiosa, ma anche riflessiva e determinata. Laureata in Giurisprudenza “atipica”, seguo e coltivo i miei sogni e le mie effettive ambizioni, emersi con forza. Appassionata di scrittura e “curiosa” delle piccole grandi novità non solo tecnologiche, ma anche legate al settore dell’arredo, fornisco agli utenti utili consigli in merito a prodotti che possono semplificare, migliorandola, la vita di tutti i giorni. Per un aiuto in quella che è la scelta più rispondente alle proprie esigenze.
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