Parquet africano: guida, tipologie, foto, costi

43
views

Trasmette sensazioni di calore e di accoglienza, ed al contempo risponde ad esigenze pratiche non trascurabili. Aspetti che lo rendono assai apprezzato e sempre più presente nelle proprie abitazioni.

Il parquet si rivela infatti una scelta che conquista a diversi livelli, per la sua indubbia bellezza ma anche per il suo essere un ottimo isolante termico ed acustico. Caratteristiche che lo rendono, per ciò stesso, “protagonista” di differenti ambienti della casa, dal soggiorno, alla cucina, al bagno.

Diverse sono le possibilità, perché numerose sono le essenze legnose disponibili, ognuna con una specifica provenienza e con “tratti” ben determinati.

In questa sede ci occupiamo, nello specifico, del parquet africano, che vede il legno adoperato caratterizzato da estrema resistenza e durata nel tempo.

Tante al riguardo le opzioni disponibili tra cui poter scegliere, con molteplici colori, gradazioni e finiture. Scopriamo allora insieme le principali e più “gettonate” tipologie di legno africano per parquet , così da fornire validi suggerimenti in merito a quella che sarà la “migliore” soluzione per sé stessi.

Legno Iroko

Proveniente dall’Africa equatoriale e tropicale, presenta un colore che va dal giallo verdastro al giallo bruno.

Si distingue per la sua durezza e resistenza alle flessioni come pure alle variazioni di temperatura ed umidità, caratteristiche che lo rendono largamente adoperato negli ambienti esterni, quale pavimento del patio o dell’area outdoor della propria abitazione. Ma anche come rivestimento per le barche, in virtù del suo “non temere” le sollecitazioni e l’acqua.

Grazie alla sua estrema versatilità, il legno Iroko è poi utilizzato per realizzare pavimentazioni in legno massello, infissi e porte, nonché per rivestire gradini.

È inoltre agevole da pulire, e da incollare ed assemblare. Il suo unico limite? Quello di mal tollerare gli urti, un aspetto da considerare al momento della propria scelta.

Legno Doussiè

Originario dell’Africa Centrale e Occidentale – in particolare della Sierra Leone, del Congo, e del Mozambico – il Doussiè si profila come una delle essenze legnose maggiormente resistenti e longeve messe a disposizione dal mercato. Cosa che la rende adatta per pavimentazioni sia interne che esterne.

Gli utilizzi più comuni di questo legno africano per parquet si riscontrano infatti in luoghi pubblici quali palestre, centri commerciali, negozi, ed in genere in tutte quelle strutture esposte alle intemperie, ma anche in abitazioni private, ove la principale destinazione è data dai pavimenti del bagno e della cucina, ambienti ricchi di umidità.

Di colore tendente dal bruno rossastro al dorato, il legno Doussiè è inoltre resistente al calpestio e alle incursioni degli insetti, vantando – dettaglio non da poco – un ottimo rapporto qualità-prezzo.

Legno Wengè

Legno africano per parquet duro e compatto, caldo e di tendenza, il Wengè è dffuso in Africa equatoriale, specie in Congo e Mozambico.

Con una venatura fitta e sottile, ed una tessitura media o grossolana, presenta un alburno di colore bianco lattiginoso e un durame marrone scuro tendente al nero. Si tratta di una tipologia di grande impatto estetico e adoperata per lo più in settori di nicchia, che vedono eleganza e raffinatezza “protagoniste” degli ambienti di destinazione.

Si caratterizza per resistenza all’usura e agli urti, come pure per durata nel tempo, e sebbene non sia molto semplice da lavorare per via della sua struttura fibrosa, il Wengè si rivela adatto per quelle pavimentazioni particolarmente soggette al calpestio. Quello realizzato con il legno in oggetto è però uno dei parquet più impegnativi da pulire, a causa del suo colore scuro, che tende ad assorbire polvere ed a macchiarsi più facilmente. Un aspetto, questo, da tenere presente qualora si optasse per questa soluzione.

Legno Afrormosia

Di colore bruno dorato e diffuso in particolar modo nell’area occidentale dell’Africa equatoriale, l’Afrormosia è un’essenza assai apprezzata e di pregio.

I suoi punti di forza sono rappresentati dalle elevate doti di resistenza meccanica, stabilità e longevità. Caratteristiche, tutte, che ne giustificano l’utilizzo quale pavimentazione delle cucine e dei bagni. Ma la sua grande resistenza agli agenti esterni lo rende adoperabile anche per costruzioni situate all’esterno – si pensi, ad esempio, agli usi nel settore edilizio e navale – come pure, tra l’altro, per tutti quei lavori di falegnameria fine ed ebanisteria.

È bene però sapere che si è in presenza di una pianta molto rara e preziosa, cosa che comporta, come facilmente intuibile, un aumento dei costi per un parquet realizzato con questa tipologia di legno.

Legno Teak

Proveniente da piantagioni a crescita lenta diffuse in alcune aree dell’Africa equatoriale, il teak presenta un colore bruno dorato, ma è soggetto ad ossidazione e a variazioni cromatiche.

Molto apprezzato per la sua resistenza alla flessione e agli urti, come pure per la sua adattabilità a qualunque ambiente della propria abitazione, è una tipologia di legno africano per parquet assai elegante, grazie alla tessitura fine ed alla fibra dritta con raffinate venature.

Idrorepellente e di grande stabilità e durata nel tempo, si rivela la scelta ideale per i pavimenti della cucina e del bagno, ma anche per quelli di spazi esterni, quali i terrazzi o i giardini.

Costi

Come appena messo in evidenza, sono tante le tipologie di legno africano per parquet tra le quali scegliere, in base al gusto e alle esigenze personali. E tali da permettere a ciascuno di orientarsi verso quella più aderente al caso proprio, con un occhio però – come è giusto che sia – pure al portafogli.

Quali sono infatti i costi? Una risposta unica non la si può dare, proprio in virtù delle diverse essenze legnose disponibili a cui poter fare riferimento. È però al contempo possibile affermare che alcune soluzioni si rivelano molto più accessibili di altre.

Il legno Iroko, ad esempio, si profila come una valida alternativa al Teak, di gran lunga più costoso, con un prezzo che in base alla scelta – prima, seconda o terza – si aggira intorno ai 30-40 euro al mq, che possono arrivare a 70 euro al mq in virtù della finitura.

Un prezzo parimenti affrontabile senza eccessiva spesa (circa 40 euro al mq) è poi quello offerto dal legno Doussiè. Laddove invece di fascia di prezzo medio-alta, con un costo dai 40-50 euro al mq circa a salire – a seconda dello specifico formato – è il legno Wengé.

Articolo precedenteDove mettere il parquet? Quali sono le zone della casa più indicate?
Prossimo articoloParquet bianco: foto, esempi di pavimenti in legno verniciato bianco
Creativa e fantasiosa, ma anche riflessiva e determinata. Laureata in Giurisprudenza “atipica”, seguo e coltivo i miei sogni e le mie effettive ambizioni, emersi con forza. Appassionata di scrittura e “curiosa” delle piccole grandi novità non solo tecnologiche, ma anche legate al settore dell’arredo, fornisco agli utenti utili consigli in merito a prodotti che possono semplificare, migliorandola, la vita di tutti i giorni. Per un aiuto in quella che è la scelta più rispondente alle proprie esigenze.
CONDIVIDI